teatro*danza
Regia e drammaturgia: Nicola Benussi
Coreografia: Stefania Bertola
Con: Stefania Bertola e Patrik Marini – danza e Nicola Benussi – voce
Luci e fonica: Martina Bovo – Dylan Mezzanotte
Uno spettacolo di teatro danza per raccontare il Parkinson.
Un amore infinito tra due moderni Orfeo e Euridice.
Quando qualcosa si insinua tra noi dobbiamo reagire per sostenere la verità della nostra relazione.
Che cosa determina la qualità della nostra reazione?
Come possiamo trovare la forza di attraversare l’inferno per amore e sempre per amore riuscire a non voltarci indietro, ma fidarci fino alla fine l’uno dell’altra.
L’incontro tra due mondi: la scienza e il corpo fisico/emotivo, nella malattia. Una performance di danza contemporanea e voce che mette in scena l'aspetto scientifico e fisiologico della malattia che quando colpisce l'uomo nel corso della sua vita trasforma il corpo sollecitato dalla necessità di compensazione ed adattamento.
Il concetto di malattia, evocato attraverso “una voce scientifica”, racconterà il movimento del corpo dal suo punto d’origine, libero e mobile, fino all'arrivo della sua trasformazione nella malattia: rigido, deforme, progressivo e degenerativo.